Hai un’idea.
La vedi lì, nella tua testa, ben definita: dal target al team che può portarla avanti, dai tempi per realizzarla ai costi da sostenere. Hai la sensazione di essere ad un punto di svolta, devi solo fare un passo in più tenendo gli occhi fissi su quel futuro che ti aspetta. É un’emozione così forte da darti uno slancio di entusiasmo incredibile. In un istante ti senti catapultato in una dimensione totalmente nuova, una sorta di avventura in cui puoi finalmente mettere a frutto tutte le tue potenzialità umane e professionali.
Ed è proprio quello di cui avevi bisogno: un sogno, un’idea da trasformare in un’opportunità di business, un progetto tutto tuo in cui riversare tutte le tue energie e la tua esperienza. In un attimo, tutto ti appare chiaro, ogni scelta che hai fatto ha finalmente un senso perché è servita a portarti lì, a tu per tu con quell’intuizione che segnerà la svolta.
EPPURE, TI FERMI. TI BLOCCHI.
Di colpo hai la sensazione che sia tutto sbagliato, infattibile, impossibile. Il target di riferimento sparisce, il team ti appare inadeguato, i costi insostenibili, il tutto sulla base di una tua personale valutazione aprioristica che non si basa su una reale analisi dell’opportunità che volevi costruire. Così, senza una ragione razionale e oggettiva, vedi la tua idea dissolversi in un nulla di fatto. Perché? Cos’è cambiato? Cos’è che ti blocca?
É la paura.
La paura di fallire.
Anche la sola possibilità di un fallimento ti paralizza facendoti preferire l’inazione passiva a quel “saper fare” che sa come realizzare idee per trasformarle in progetti. Ma perché succede? Cos’è che fa scattare questo meccanismo di autodifesa che più che proteggerti non fa che bloccarti?
PERCHÉ LA PAURA DI FALLIRE PRENDE IL SOPRAVVENTO?
Semplice: non ti senti abbastanza sicuro della tua idea e delle tue scelte perché, alla base, non c’è stata una solida . Tutto qui.
Senza uno studio approfondito che sappia inquadrare bene il mercato definendo scopo e obiettivi a breve e a lungo termine, è impossibile capire se un progetto può avviarsi verso il successo oppure no. Ed è esattamente quello che sostiene Pietro Ferraris, imprenditore e startup advisor, nell’intervista che ha rilasciato per il blog: molte startup falliscono perché non hanno esaminato correttamente le variabili che influenzano la validità dell’idea. Questo è il problema. E tu che fai?
Ti fermi.
A prescindere. Solo perché hai paura di perdere. Ma riesci ad immaginare la squadra di Bearzot fermarsi solo perché Cabrini sbaglia un rigore? Ovvio che no perché non è così che si vincono i Mondiali. Per vincere, devi innanzitutto giocare e poco importa se poi perdi perché quello che conta davvero è scendere in campo mettendoci il cuore e la testa.
PASSARE DALL’IDEA AL PROGETTO
Certo, inserire una figura che si occupi di project management all’interno di una startup in fase di avvio, può essere un costo troppo esoso, spesso non sostenibile. Eppure, è necessario poter avviare un processo di analisi del progetto per valutarne sia la fattibilità che le possibili criticità. In pratica, devi poter redigere il charter, il documento di analisi tecnica che, valutando scopo, tempi e costi previsti, sia in grado di dimostrare la validità della tua idea. In questo modo, potrai costruire un percorso di valutazione che sappia mettere insieme tutti gli elementi strategici del progetto per trasformarlo in business o, al contrario, ne evidenzi le problematiche intrinseche che rendono insostenibile l’investimento in termini di tempo, energie e risorse. Questo è il primo passo da fare per poter passare alla fase di execution che concretizzerà e realizzerà quella che prima era solo un’intuizione.
Sì, lo so, non è semplice da realizzare: ci vogliono le competenze e gli strumenti giusti per fare una valutazione razionale e oggettiva soprattutto perché non puoi correre il rischio di cestinare un’idea valida. Resta comunque il problema del costo da sostenere inserendo una figura che si occupi di project management. Per questo motivo, ho creato il servizio “From idea to project” in outsourcing così da offrirti la possibilità di avviare quel processo di analisi senza avere il peso di un costo fisso non necessario. Devi solo scrivermi perché, ricorda: non esiste il fallimento ma solo progetti realizzabili e progetti non realizzabili.
In ogni caso, tu sarai comunque un vincitore perché hai avuto il coraggio di metterti in gioco e questo è il tuo successo più grande.