La gestione sia delle risorse energetiche che delle tecnologie di energy saving richiede una serie di competenze tecnico-pratiche diverse. Un Energy Manager, da solo, non basta. E lo sa.
C’è bisogno di un team.
Ma non di un team qualsiasi.
C’è bisogno di un team ben selezionato, che raccolga la serie di competenze necessarie per gestire problematiche e criticità connesse alla gestione dei servizi di efficientamento energetico avviati in azienda.
C’è bisogno di execution.
Partiamo dall’inizio: la gestione delle criticità.
Verso la fine del 2020 sono stato contattato da un Istituto per occuparmi di un problema legato all’utilizzo delle risorse energetiche all’interno della struttura.
Motivo del problema? Tecnico? Impiantistico? Contrattuale?
Difficile stabilirlo senza prima avviare un’accurata indagine volta ad analizzare le diverse variabili che condizionano i risultati e le performances energetiche.
Lavoro da anni nel settore dell’energia e so bene quanto sia complesso fare ordine tra le criticità riuscendo a risalire alle reali dei problemi riscontrati.
Sono state proprio la mia esperienza sul campo e le mie competenze di Execution Manager a farmi trovare la soluzione al problema. Come?
Innanzitutto, individuando la chiave di volta necessaria per gestire il problema: la costruzione del team giusto.
Come riuscire a costruire il team giusto?
La gestione dell’energia necessita di figure altamente specializzate. Allo stesso modo, la stessa gestione aziendale e di business ha bisogno di competenze diverse e molto specifiche. Non sempre le aziende hanno, all’interno del proprio team, delle figure professionali in grado di rispondere ad entrambi i requisiti. Ed è assolutamente normale perché, giustamente, non è detto che queste figure servano per lo sviluppo delle attività core dell’azienda.
Come fare?
Qui entra in gioco il mio lavoro con BrainDoing.
Grazie al nostro network di professionisti, siamo in grado di offrire competenze professionali diverse e altamente specializzate. Ed è questo quello che ho fatto per l’Istituto: ho contattato i professionisti giusti per riuscire a risolvere il problema. Da un lato avevo un ingegnere che da anni si occupa di cogenerazione sia dal punto di vista impiantistico che manutentivo/contrattuale. Dall’altro avevo un altro ingegnere esperto di analisi energetiche.
Questo è l’Execution Management.
L’approccio pragmatico e concreto che ho applicato per questa struttura verte sul principio fondamentale del saper fare e darsi da fare. Occuparsi di Execution significa saper mettere insieme le competenze giuste per ogni cliente e, allo stesso tempo, rimboccarsi le maniche per raggiungere risultati e obiettivi previsti. Questo è il metodo di BrainDoing: offrire ai nostri clienti le competenze giuste per risolvere problemi complessi e specifici. Le nostre garanzie? Tempi rapidi di intervento, gestione del team e delle criticità senza appesantire il lavoro quotidiano dell’azienda. Inserire un Execution Manager in outsourcing diventa uno strumento di sviluppo del business tanto interessante quanto indispensabile proprio perché permette un efficace sviluppo del business.
Questa che ti ho raccontato è solo una della nostre case history specifica per il settore energetico.
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